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Una finestra sul Viet Tai Chi: 30 anni di tesi. #9 Un poema per l’Armonia di Psiche

Il 2022 rappresenta un anno importante per il VTC, infatti celebriamo il 30° della asd VTC Italia e quindi del VTC nel nostro Paese. Trent’anni sono tanti e pochi per una disciplina che affonda le sue origini nei secoli di cultura e storia vietnamita. Per chi, come me, era presente 30 anni fa, sono proprio tanti: anni di pratica, studio, condivisione che ci hanno accompagnato e hanno modellato le nostre esistenze. Tanti saranno anche i modi di festeggiare questo compleanno. Il Centro Thien Mon li festeggia ricordando il contributo dei tantissimi istruttori che si sono diplomati e hanno presentato il loro lavoro di tesi scegliendo me come Relatore. Sono quasi un centinaio e alcuni di loro hanno presentato tutte le loro tesi insieme a me: percorsi di 15-20 anni condivisi nella teoria e nella pratica. Le loro tesi rappresentano un contributo sempre nuovo, interessante, originale; studio di ricerca oppure di sperimentazione; scelte tecniche o filosofiche; argomenti di ogni genere che mettono al centro lo studio e l’amore per il VTC. Alcuni praticano ancora oggi; altri hanno interrotto la pratica; ma solo interrotto perchè ritornare è sempre possibile e accade continuamente. Il Thien mon inizia a pubblicare estratti da queste tesi come ringraziamento a tutti per esserci ed esserci stati. Il loro lavoro non va perso, I buoni frutti della loro ricerca appartengono al Thien Mon e a tutto il VTC Italia.

NGUBO VA HANH THAM QUYEN Un poema per l’armonia di Psiche
– G. Tassinato [2012]

Narrano le Upanisad che il dio Brahmà, espirando, crea i mondi; poi, trattenendo il respiro, li mantiene in vita; infine, inspirando, li richiama a sé e li distrugge. Questo mito attesta l’immensa importanza che la tradizione orientale, e lo yoga in particolare, attribuiscono all’atto respiratorio.  Gli antichi maestri chiamarono quest’energia prana e il controllo volontario e cosciente di essa pranayama.  

Secondo la fisiologia occidentale la respirazione non è altro che uno scambio, a livello polmonare, di sostanze gassose: negli alveoli dei polmoni il sangue cede all’aria anidride carbonica e ne riceve ossigeno, che l’aria contiene nella misura del 21%. Lo yoga sostiene invece che oltre all’ossigeno noi assorbiamo dall’aria qualcosa di più: un’energia sottile, con la quale ci carichiamo ad ogni atto respiratorio.  

La respirazione è parte fondamentale del VTC e, attraverso di essa, è possibile modificare gli stati di tensione e ad allontanare le negatività.  La respirazione “consapevole” consente di esercitare il controllo delle emozioni e l’eliminazione dei blocchi ottenendo un circuito “armonico” dell’energia psichica che diffonde inesorabilmente anche all’esterno.  Nel VTC sono state codificati 18 tipi di respirazione e ognuno di essi è in relazione a due metodi principali di respirazione: THO BUNG che descrive una respirazione principalmente polmonare e THO PHOI con una respirazione addominale che coinvolge il punto DAN DIEN posizionato circa 7 cm sotto l’ombelico.  

L’alternanza di questi due metodi, la percentuale dell’uno rispetto all’altro e l’inserimento di apnee creano le diverse respirazioni che influiscono direttamente sul flusso energetico generale.  I primi due tipi servono regolarizzare la respirazione, gli ultimi due aumentano la capacità polmonare e consentono di scaricare tensione e negatività. In ogni Quyen la respirazione costituisce un elemento fondamentale che “lega” e armonizza tecniche e movimenti riuscendo fondamentale nella creazione della condizione di benessere psico – fisico tipico della pratica del VTC.

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