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La Via del VTC – esperienza della tesi: Tamara

Com’è stato per me scrivere la tesi del quarto anno?

Bella domanda!

È una domanda che mi invita a recuperare questa esperienza, che io reputo una delle più intense e magiche della mia vita, e che è terminata con lo stage di Pesaro, un’avventura altrettanto intensa e preziosa.

Eppure ne ho scritte tante di tesi nella mia vita, ma quella che ho scritto l’anno scorso per il VTC rimane tuttora per me un’esperienza importante e ancora vivida nella mia memoria perché la sua stesura mi ha permesso di toccare corde molto profonde di me stessa.  

Ho cominciato a pensare all’argomento della tesi qualche anno prima e avevo iniziato quasi subito a scrivere delle parti, che tuttavia procedevano con fatica e al rallentatore. Ci sono stati alcuni momenti in cui mi sono sentita “arenata” perché non riuscivo a procedere in modo fluido e spedito.

Questo accadeva quando mi addentravo troppo in argomenti tecnici e mi perdevo tra le fonti bibliografiche. Stavo per scrivere una tesi compilativa, stile universitario. Facevo questo perché volevo scrivere davvero una “bella” tesi e volevo fosse “perfetta”. L’obiettivo era onorevole ma ho rischiato di perdere di vista due ingredienti fondamentali: il piacere e il divertimento.

Poi è arrivato il prezioso consiglio della maestra Anna Campo: “Rimani sul semplice. Pensa a come il VTC ti ha aiutata nella vita di tutti i giorni, focalizzati sulle tue riflessioni personali e non scegliere argomenti troppo tecnici”.

Frase che mi ha sbloccata e mi ha fatto da faro per l’intera stesura. Da dicembre del 2021 fino ad aprile 2022 scrivere era diventato per me “il mio momento magico”, e non vedevo l’ora di avere del tempo libero per aprire il PC e continuare a scrivere. Fosse per me non avrei più smesso!

La mia tesi riporta questo titolo: “VTC e psicologia: due discipline unite per la salute della persona”; pertanto, mi sono focalizzata su un argomento a me molto caro, la salute e il benessere dell’individuo, e con il termine “salute” non intendo solo “assenza di malattia” ma contatto profondo con le proprie risorse e potenzialità interiori.

Il periodo di stesura tesi è a mio parere un momento di grande importanza, un’occasione di scoperta interiore perché ci si pone interrogativi che possono essere i seguenti: “Che cos’è per me il VTC?”, “Come la pratica mi ha trasformata?”, “Quali sono i bisogni più importanti che mi appaga?”, “Quali benefici ha portato nella mia vita?” e, poiché l’esame del quarto anno pone fine al percorso da allievi per inaugurare quello di istruttori, ci si può chiedere: “Quali parti di me ringrazio per avermi portata fino a qui, a questo traguardo?”, “Quali parti di me lascio andare perché non più funzionali e quali vorrei potenziare e portare in manifestazione?”

La scrittura della tesi è un viaggio alla scoperta di se stessi, è un percorso di conoscenza e gratitudine per questa disciplina.

La tesi la si scrive innanzitutto per se stessi! 

Agli allievi del quarto anno che devono scrivere la tesi do solo un consiglio: divertitevi!

È il vostro momento!

Ed è importare ricordare che il VTC non è sono un’attività sportiva ma è uno stile di vita, una passione che pone il benessere e la salute al primo posto.

TAMARA FREZZA

ISTRUTTRICE I DANG

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